domenica, febbraio 08, 2009

variazioni al pomodoro

Una minestrina? Bleah! Risponderebbero in molti!
Eccovi una variazioni di vellutate al pomodoro capaci di soddisfare i palati più difficili:

La base "vellutata di pomodoro"
  • un vaso di passata "freschissima" bio (in vendita da Manor)
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • 1 cipolla tritata finemente
  • due spicchi d'aglio
  • 1 rametto di timo (anche secco va bene)
  • 1 foglia di alloro
  • 25 cl di acqua
  • 10 cl di panna liquida
  • 1 pizzico di zucchero
  • 1 cucchiaio di olio d'oliva
In una cocotte fate rosolare la cipolla nell'olio, aggiungete l'aglio tritato, la passata e il concentrato, l'alloro e le foglioline di timo. Insaporite con zucchero e sale. Aggiungete l'acqua e portate a abolizione. Abbassate il fuoco, coprite e lasciate sobbollire per 15-20 minuti. Frullatela zuppa e aggiungete la panna. Assaggiate e aggiustate di sale.

Variazioni:

-Al coriandolo fresco
  • aggiungete prima di servire del coriandolo tritato.
-Al bacon
  • bacon a pezzettini
  • 1 cucchiaio di Marsala o Madera
soffriggete il bacon finché non saranno croccanti, deglassate con il marsala e aggiungetelo alla vellutata poco prima di servire

-Allo zenzero
  • 1 pezzetto di radice di zenzero (2/3 cm)
pelatelo e tritatelo finemente e aggiungetelo alla cipolla all'inizio della cottura della vellutata

-Alla mozzarella
  • 1 mozzarella
  • alcune foglie di basilico
appena prima di servire la vellutata, sciacquate le foglie di basilico e spezzettatele grossolanamente con le dita. Tagliate la mozzarella a fette e ogni fetta in 4 o 6 pezzi. Aggiungeteli al momento di servire e spolverizzate con il basilico.

fava tonka

Care Marta e Ilaria, ecco a voi la fava tonka:
questo seme proviene da un albero tropicale della famiglia delle Leguminose, originario del Sud America e dei Caraibi. Il suo aroma molto simile alla vaniglia, con note di cannella, cardamomo e mandorla amara è ottimo per aromatizzare i dessert. La fava tonka è utilizzata da molto tempo nel campo della profumeria. Prima veniva impiegata anche per aromatizzare il tabacco da pipa con particolari note di vaniglia. In cucina occorre fare attenzione nell'uso: questa spezia va usata con parsimonia in quanto contiene un principio attivo, la cumarina, che in dosi eccessive può essere pericolosa.